PIETRAMONTECORVINO (FG) – Continuano i disagi legati ai servizi postali a Pietramontecorvino, dove i cittadini lamentano ritardi nella consegna della corrispondenza, errori di recapito e bollette che arrivano già scadute. Una situazione che non riguarda solo Pietra, ma anche diversi centri della provincia di Foggia e altre aree interne italiane, dove i disservizi si ripetono con sempre maggiore frequenza. Il coordinatore nazionale della Rete dei Piccoli Comuni Italiani, Virgilio Caivano, sottolinea che il problema è ormai serio: “Il disastro degli uffici postali è un tema centrale per le aree interne italiane – dichiara Caivano –. Il mancato recapito e i disservizi degli sportelli ATM, i postamat spesso fuori uso, stanno penalizzando cittadini, pensionati, attività commerciali e giovani. Tutto questo deriva da una totale disorganizzazione degli uffici di smistamento, dalla carenza di personale e, soprattutto, da una mancanza di visione strategica di Poste Italiane nei territori più piccoli”.
Caivano segnala anche i rischi legati alla sicurezza: “Sui Monti Dauni, in Irpinia, nel Sannio e nel Vulture, la situazione è aggravata dai continui attacchi della criminalità ai postamat – dichiara – Occorre un intervento immediato del Ministero dell’Interno, del Ministero dell’Economia e Finanza e di quello delle Attività e del Made in Italy, perché Poste Italiane è per il 70% di proprietà dello Stato attraverso Cassa Depositi e Prestiti”.
Secondo Caivano, la soluzione deve partire anche dai territori stessi: “Le concessioni vengono rilasciate dal Governo italiano, ma sono i sindaci a dover agire subito, approvando delibere da inviare ai ministeri competenti e chiedendo con forza il ripristino dei servizi postali – dichiara –. I parlamentari, dal canto loro, devono presentare interrogazioni e question time con determinazione”.
Un richiamo che riguarda da vicino Pietra e i comuni della provincia di Foggia, dove i disservizi nella consegna della posta mettono in difficoltà cittadini, imprese e attività locali, rendendo evidente come il servizio postale non possa essere considerato un lusso, ma un diritto fondamentale.




